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La Vanguardia, sabato 30 novembre 1889, Barcellona

Testo originale Traduzione
El falso destripador
Hace algunos días que empezó á propalarse la noticia de haber llegado á Madrid el terrible criminal de Witechapel y á cundir la desconfianza y el miedo, cuándo no el verdadero, terror en todas las familias. Existe en el Barrió de las injurias —no podía ser otro— un pobre cesante, que no tiene la cabeza muy bien sentada, pero que posee, en cambio, la rara habilidad de imitar el chillido de las ratas, razón por la cual, los muchachos traban fácilmente amistad con el y le quieren al poco tiempo. Dirigiáse el miércoles este buen hombre hacia el centro de Madrid, cuando acertó á encontrar á un niño y una niña á quienes invitó, probablemente por decir algo, á que le acompañaran. Ún trapero que oyó las palabras del cesante, imaginándose estar en presencia del terrible Jack, echó á correr gritando ¡el destripador! ¡el destripador!! No necesitaron más los recelosos vecinos para ponerse en alarma y arrojarse sobre el atónito cesante que lo hubiera pasado muy mal de seguro á no llegar, la Guardia civil del cuartel próximo, la que detuvo al falso Destripador, al trapero y al niño, después de algunas preguntas al primero que, en su atolondramiento, no acertó á contestar. Cuando la exaltada multitud vio á Jack en poder de la Guardia Civil lanzó un rugido di fiera. «Al llegar cerca de la delegación de vigilancia, (…) á duras penas podían los guardias contener al público que se aglomeró en derredor de ellos. Pasaban de 2.000 las personas que iban increpando al pobre detenido. El griterío era inmenso y grande el temor de los guardias de verse atropellados. (…) Los guardias internaron al falso Destripador en la delegación de vigilancia (…) y el gobernador convencióse, por sus respuestas, que el Destripador era un infeliz que en su vida había hecho daño á nadie.
Il falso squartatore
Qualche giorno fa iniziò a diffondersi la notizia dell’arrivo a Madrid del terribile criminale di Whitechapel, e questo portò a diffidenza e paura in tutte le famiglie, fino a trasformarsi, in alcuni casi, in vero e proprio terrore. Non potrebbe trovarsi in altro luogo, se non nel Quartiere Delle Ingiurie, un povero disoccupato senza testa sulle spalle, che possiede la capacità insolita di imitare lo squittio dei ratti. Per questo motivo i ragazzi fanno facilmente amicizia con lui e in poco tempo iniziano a volergli bene. Mercoledì scorso questo buon uomo, mentre si dirigeva verso il centro di Madrid, incrociò un bambino e una bambina, e tanto per dire qualcosa, li invitò a seguirlo. Un rigattiere, sentendo le parole del disoccupato e presupponendo fosse il terribile Jack, si mise a correre gridando “lo squartatore, lo squartatore!”. I vicini sospettosi non ebbero bisogno d’altro per allarmarsi e scagliarsi contro l’attonito disoccupato, che sicuramente non se la sarebbe passata bene se la Guardia Civile della caserma vicina non fosse intervenuta arrestando il falso Squartatore, il rigattiere e il bambino, dopo alcune domande, che non ricevettero risposta per lo stordimento. Quando la folla esaltata vide Jack nelle mani della Guardia Civile scoppiò in un urlo selvaggio. Arrivate vicino alla delegazione di vigilanza le guardie a malapena riuscivano a contenere il pubblico che si accalcava intorno a loro. Lo schiamazzo era immenso e grande il timore delle guardie di essere calpestate. Le donne gridavano: Portatelo via! Facciamoci giustizia! Prima che riuscissero a portare a termine le loro intenzioni, le guardie rinchiusero il falso Squartatore nella delegazione di vigilanza. Quando più nessuno richiedeva che fosse giustiziato e i fatti vennero chiariti, Carmelo fu liberato.

Il testo è stato tradotto dalle studentesse e dagli studenti delle classi 4LA, 5LA, 5(T)L

Docenti di lingua e civiltà straniera: Lucia Gasparella

Docenti del DiSLL: Carmen Castillo Peña

Studenti coinvolti: E. C., L. D., M. P., L. G., I. B., M. C., S. M., E. R., K. S., J. G., E. B., E. P., G. B., M. K., S. S.